Si è parlato molto del rischio, del pericolo che le IA (Intelligenze Artificiali) possano sostituire professionalmente gli esseri umani.
Avverrà che per i prossimi dieci anni questo rischio sia reale, plausibile, persino immanente, oppure ci sarà solo una migliore e stretta collaborazione tra IA e le persone per ottenere risultati decisamente migliori e più velocemente di adesso?
È vero che l’evoluzione delle intelligenze artificiali e dell’automazione potrebbe portare a cambiamenti significativi nel mondo del lavoro.
Alcuni settori potrebbero essere colpiti dalla sostituzione di alcune mansioni da parte delle macchine e delle intelligenze artificiali.
Tuttavia, è importante notare che l’impatto varia a seconda del settore e del tipo di lavoro.
Le intelligenze artificiali possono svolgere compiti ripetitivi, o complessi in modo più efficiente, consentendo agli esseri umani di concentrarsi su compiti che richiedono creatività, empatia, pensiero critico e capacità decisionali.
Questa sinergia potrebbe portare a risultati migliori e a una maggiore produttività in molti settori…
È probabile che l’automazione porti a una trasformazione delle competenze richieste per determinate professioni.
Pertanto, è importante che gli individui si adattino e sviluppino le competenze necessarie per lavorare in sinergia con le intelligenze artificiali.
Ciò potrebbe includere lo sviluppo di abilità di problem solving, di apprendimento continuo e adattabilità.
Insomma, mentre è sicuro che in un mondo futuro (ammesso che non ci siamo autodistrutti nel frattempo), ogni lavoro e mansione attuale verrà gestita in modo ottimale quasi esclusivamente da robot e Intelligenze Artificiali (Iain M. Banks le chiama le “menti“, nei suoi splendidi romanzi della serie Cultura), allo stato attuale e per ancora vari lustri, vedremo nuovi mestieri umani, una sempre più stretta cooperazione fra macchine e Uomo, un’esplosione di creatività, tecnologie, progressi che andranno a incidere tantissimo e bene sulla qualità della vita dell’intero genere umano.
Mentre l’automazione e le intelligenze artificiali porteranno a cambiamenti nel mondo del lavoro, già da adesso le menti (ancora umane, eh!) più illuminate ritengono che la collaborazione tra intelligenze artificiali e persone sarà la strada da percorrere, permettendo di sfruttare appieno i vantaggi delle tecnologie emergenti e di migliorare, moltiplicare la nostra capacità di affrontare le sfide future.
Ma torniamo ai tempi attuali.
Alcune persone lamentano risposte deludenti da parte della mitica ChatGPT; altre sono a dir poco entusiaste.
Chi ha ragione?
Dove sta la differenza?
Come interfacciarsi al meglio con l’IA per ottenere le risposte che si desiderano?
Ebbene, tutto dipende solo …da noi, non dall’Intelligenza Artificiale!
Il segreto sta tutto nel prompt: quelle parole, quelle frasi, quelle domande che noi rivolgiamo all’IA.
Laddove spesso noi Umani possiamo capire di cosa si parli e con che intenzioni da un silenzio, una pausa, un modo di ammiccare, da un tono di voce, da movimenti delle mani, etc., la nostra potente ChatGPT ancora sin lì non arriva.
È essenziale, dunque, spiegare con frasi brevi, e senza un eccesso di virgole o parentesi, come dovrebbe essere costruita la sua risposta: a chi si rivolge, a che scopo verrà usata, quanto dovrebbe essere lunga, che tono usare (scherzoso, emozionale, tecnico, etc.).
Più proporrete prompt efficaci e più l’IA riuscirà a produrre risposte talora incredibili, fatte benissimo.
Attenzione però, specie per quanto concerne date ed eventi, talora ChatGPT fa errori davvero marchiani.
È essenziale, quindi che, nel caso di questo tipo di domande voi verifichiate sempre ogni dettaglio, ogni cosa che lei, l’IA, vi ha scritto.
COSA INDICARE ALLORA NEL PROMPT PER AVERE LE RISPOSTE DESIDERATE?
• Argomento: indicate l’argomento principale dell’articolo o del testo. Specificate se ci sono aspetti particolari che desiderate includere, o evitare.
• Obiettivo del testo: descrivete lo scopo del testo, che potrebbe essere informare, intrattenere, persuadere, o altro. Indicate se ci sono messaggi chiave, o punti fondamentali da comunicare.
• Pubblico target: specificate a quale tipo di pubblico è destinato il testo. Questo può influire sul tono, sullo stile e sul livello di conoscenza tecnica da utilizzare.
• Lunghezza: indicate la lunghezza approssimativa desiderata per il testo, come il numero di parole, o di caratteri.
• Struttura e sezioni: se avete preferenze per la struttura del testo, come l’uso di sezioni, sottotitoli, paragrafi, o punti elenco, segnalatelo.
• Stile e tono: descrivete lo stile e il tono che desiderate per il testo. Può essere formale, informale, professionale, divertente, accattivante, tecnico, o altro.
• Riferimenti, o fonti: indicate se ci sono riferimenti specifici, o fonti che desiderate includere nel testo. Questo è particolarmente utile per articoli basati su ricerche, o argomenti specifici.
• Deadline: comunicate la data entro cui eventualmente avrete bisogno del testo pronto.
Questi sono solo alcuni esempi di dettagli che possono essere inclusi nella richiesta per aiutare la preziosa ChatGPT a comprendere meglio le vostre esigenze.
Ovviamente, più informazioni dettagliate fornirete, migliore sarà la risposta che lei potrà fornire.
Un’ultima cosa, prima di concludere questa pri
ma introduzione all’IA.
Non fate l’errore di sostituire le vostre eventuali pigrizie con ChatGPT, pensando che lei farà ogni cosa e voi potrete occuparvi di altro.
Allo stato attuale l’IA è ancora un formidabile strumento di aiuto per mille lavori di ogni tipo: scientifici, creativi, tecnici, etc.
Non solo per adesso non ha tolto il lavoro a nessuno (solo un datore di lavoro sciocco licenzierebbe una persona, per sostituirla con l’attuale IA), ma l’Intelligenza Artificiale ha creato lavori di nuovi (e anche ben pagati).
Ad esempio proprio il Prompt Engineer, ovvero la persona che ha sviluppato capacità tecniche e di empatia per porre le migliori domande a ChatGPT e ottenere risposte fantastiche, complete, utilissime.
Ma lo farà, assieme ai robot, in quei lavori duri, ripetitivi, faticosi, sempre pagati pochissimo.
Siamo sicuri che ci dispiaccia?
Ma questo è solo un altro pezzo di questa realtà così complessa e affascinante che ci attende.
Ne riparleremo a breve.
Ciao!
Tel.: +39 3711536384
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